Visualizzazione post con etichetta actor italiano. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta actor italiano. Mostra tutti i post

lunedì 25 maggio 2020

Il mio podcast Parole

Il mio nuovo podcast Parole

Sono molto felice di raccontare del mio nuovo progetto podcast "Parole" che potete trovare su una grande quantità di piattaforme fra cui Spreaker, Spotify, Apple podcast, Google podcast. Volevo raccontare, come piace a me, il mondo delle parole italiane, la loro storia e il loro significato. Pur essendo nato da poche settimane ha già un buon numero di ascolti da tanti paesi quali Italia, Spagna, Francia, Germania, Turchia, Argentina, Brasile. Siamo all'inizio di una lunga avventura che mi porterà, fra un paio di settimana, a debuttare con altre storie in un podcast dal titolo "Vite nell'ombra". Manca poco e sentirete le storie nascoste della prima moglie di Einstein Mileva Maric, della fotografa Vivian Maier, della scultrice Camille Claudel e tanti altri personaggi che hanno vissuto vite nell'ombra.
Tornando alle Parole del podcast già pubblicato, mi piace farvi vedere che già qualcuno ha voluto mettere un suo giudizio positivo. Uno stimolo per continuare a inventare e a scrivere le storie delle Parole e le mie riflessioni sul loro senso profondo.
Come dico sempre alla fine della puntata: alla prossima Parola!

giovedì 9 marzo 2017

Il teatro e la sindrome di Stoccolma

Il teatro e la sindrome di Stoccolma

Nel rapporto tra attore e regista nel corso delle prove di uno spettacolo, si assiste ad esasperazioni relazionali che a volte rischiano di sfuggire di mano. E' necessaria una grande cura del rapporto e della sua evoluzione perché questi si mantengano sempre a livelli accettabili. E' necessario un grande equilibrio. Pur nella necessità di spingere l'elaborazione del personaggio al livello più alto possibile, va sempre ricercata una relazione in cui l'attore si senta libero di trovare dentro di sé le risorse emotive necessarie allo scopo. Ci sono registi che si curano della libertà dell'attore e altri che non lo fanno. Ci sono registi che fanno prevalere la propria esigenza espressiva a quella degli attori. Si sarà capito che io propendo per un rapporto equilibrato di libertà reciproche dove tutti danno e nessuno debba chiedere. Purtroppo non sempre è così e molti registi non disdegnano la possibilità di trasformarsi in guru piuttosto che in maestri che insegnino a fare a meno di loro. Tutto ciò è possibile perché esistono attori che lo permettono e che sono felici di sottomettersi. Legittimamente. Per me rappresentano un mondo che non amo popolato di vittime e carnefici, ma nessuno potrà vietare loro di vivere in una perenne sindrome di Stoccolma. Almeno fino a quando ci sarà pubblico che vorrà vedere i loro spettacoli in un armonioso e straordinario circolo vizioso di sofferenze. 

lunedì 8 febbraio 2016

Seconda puntata del reality sul teatro Voglio Teatro!

http://www.dailymotion.com/video/x3r167p_voglio-teatro-parte-2-reality-teatro-television-de-sandro-dieli-director-teatro-d-appartamento_tv