mercoledì 27 gennaio 2016

Trailer di "Rooms"


Teatro ovunque, anche negli Hotel

Quando cominciai a fare i miei spettacoli nei luoghi non convenzionali fra cui le case, venni a sapere di una iniziativa analoga, ma diversa, come dirò, che partiva dall'Argentina e che si chiama Microteatro. Nel momento più intenso della crisi economica argentina, gli attori dovettero trovare una forma diversa di presentare le proprie opere che fosse compatibile con le tasche del pubblico. Ricordo perfettamente la tipica frase che sentivo ripetere ai miei colleghi nei giorni in cui mi trovavo in scena a Buenos Aires con Persefone di Bob Wilson: "No hay plata", non c'è denaro. Spuntarono allora spettacoli più brevi, 15 minuti circa, che per via della loro durata costavano meno e il pubblico poteva perciò continuare a vivere l'esperienza del teatro senza spendere il denaro che non aveva. Il Microteatro continua ad avere successo, forse a causa della crisi che non smette di colpirci, e a Barcellona è stato organizzato un vero e proprio teatro multisala dove vengono messi in scena brevi spettacoli ripetuti più volte nella stessa serata. 
Microteatro non è Teatro d'Appartamento.
La differenza fondamentale tra Microteatro e Teatro d'Appartamento sta nel fatto che i nostri sono spettacoli completi di lunghezza media che non vogliono riprodurre in piccolo ciò che si può sperimentare in un teatro normale. Inoltre, alla fine dello spettacolo si rimane con gli spettatori per mangiare, bere e parlare di arte e cultura. Con ciò non voglio dire che l'esperienza del teatro breve sia da rigettare, anzi. Tutto ciò che può avvicinare il pubblico alla scena, ovunque questa si trovi, è un aiuto all'arte e soprattutto a chi di teatro vive.
Teatro negli hotel.
Per questo motivo è stato bello e istruttivo partecipare al progetto "Rooms", ideato da Valerio Strati e che ha visto alcuni attori susseguirsi in piccole opere teatrali messe in scena l'anno scorso all'hotel Posta di Palermo. 
Il pubblico entrava nelle varie stanze accompagnato da una guida (Anna Zito) e scopriva personaggi che in quelle stanze agivano, come a spiarne la vita. La particolarità intrigante stava proprio nella esperienza voyeristica  a cui il pubblico veniva messo di fronte, testimoni scomodi di una scena privata. E' stato un grande successo come si può vedere nel video in cima all'articolo.
Allo spettacolo, prodotto da Giulio Pirrotta con Teatro alla Guilla di Palermo, hanno partecipato (oltre a me) Valerio Strati, Domenico Bravo, Viviana Lombardo, Floriana Patti, Maria Grazia Saccaro e Dario Raimondi.


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